Del paparo (Anonimo toscano, op. cit.)
«Poni un poco d'acqua in una scudella, e cogli il grasso che esce del paparo o oca; e giungivi succhio di melangolo e zuccaro, che sarà acrodolze; mettivi zaffarano, e friggi in la padella : fa' poi abbrusticare del pane bianco, infuso in tuorla d'ova dibattute e metti nel savore predetto, e poni ne' taglieri a suolo a suolo.» Il Melangolo è l’arancio amaro con cui si prepara tuttora canard à l’orange cioè l’anatra all’arancia.
Il lascito di Caterina de’ Medici e dei cuochi e pasticceri che si portò dietro è assai ragguardevole (e correttamente riconosciuto in Francia [25]).
[25] Per tutti valga quanto scrive Marie Antonin Careme : «I cucinieri della seconda metà del Settecento avevano conosciuto il gusto della cucina italiana che Caterina de' Medici aveva introdotto alla corte di Francia» - Le Maìtre d’hòtel français – 1822.
facilita "cerca nel blog": anatra, anatra all'arancia, Arezzo, canarda a l'orange, melangolo, ocio, ocio all'aretina, ocio aretino, paparo, piatti tipici toscana, ricetta toscana, ricette toscana, ricette toscane, toscana,
facilita "cerca nel blog": anatra, anatra all'arancia, Arezzo, canarda a l'orange, melangolo, ocio, ocio all'aretina, ocio aretino, paparo, piatti tipici toscana, ricetta toscana, ricette toscana, ricette toscane, toscana,
Se non ci fosse stata la cucina italiana (e toscana), quella francese non sarebbe niente! Solo che loro sanno vendere molto bene la loro merce a differenza di noi italiani che ancora troppo spesso non sappiamo apprezzare il valore dei nostri prodotti! Ciao, a presto
RispondiEliminaAnche i "cugini" sono bravi e infatti ce ne rendono merito. A presto Andrea
RispondiElimina